RITIRATA DI RUSSIA
MISURA 6 MQ.
PROPRIETA ASSOCIAZIONE RESIDENZA MODELLO SEDE PONTASSIEVE
REALIZZAZIONE MERCANTI PIETRO – SIGNORI MAURIZIO – PICCHI LAMBERTO – TORRINI MARCO
Dopo la capitolazione della Francia (giugno 1940) e la battaglia d’Inghilterra (Lug-nov 1940) la Germania pianifica un attacco all’Unione Sovietica all’inizio dell’estate 1941. I sovietici si trovano per ben 3 anni a sostenere gli attacchi della Wehrmacht, anche se gli alleati occidentali forniscono essenziali e costanti rifornimenti militari e industriali che hanno permesso all’Armata Rossa di potenziare le sue forze e tenere il campo. Il 1943 è l’anno della svolta con le sconfitte tedesche di Stalingrado e Kursk. Quello orientale fu di gran lunga il più vasto e sanguinoso fronte di tutta la Seconda Guerra Mondiale. L’Armata Rossa ha provocato la perdita di oltre 3,5 mil. Di soldati tedeschi. Gravissime sono state anche le perdite e le sofferenze subite dalla popolazione civile. Nelle retrovie del fronte e nei territori occupati i reparti delle SS e le stesse truppe tedesche adottarono metodi spietati di repressione e controllo con distruzione di città e villaggi, devastazione di interi territori, violenze, deportazioni di lavoratori in Germania ed uccisioni di massa. Le popolazioni sovietiche occupate hanno subito enormi perdite di vite umane e beni materiali. Quasi 20 mil. di civili sono stati uccisi dalle truppe tedesche o sono morte di fame, malattie e maltrattamenti. Dal ’41 al ’45 17 mil. Di soldati tedeschi furono impegnati sul fronte orientale, contro i 27 mil. Dell’Armata Rossa sovietica. Oltre 5 mil. I morti totali del fronte dell’Asse (di cui 800.000 morti in prigionia). Dall’altra parte 28 mil. Furono le perdite militari (di cui 10,5 mil. i morti, 4,5 mil. i prigionieri e 3,5 mil. i morti in prigionia). Oltre 15 mil. i civili sovietici morti. Mentre le truppe tedesche programmavano l’assalto definitivo a Mosca nell’autunno del ’41, truppe fresche e ben armate sovietiche attaccarono le linee tedesche attorno a Mosca, supportati dai nuovi carri armati T 34 e dai razzi Katjusa. Le nuove truppe sovietiche erano preparati per la guerra invernale. Entro il 7 gennaio ’42 le esauste truppe tedesche furono costretta ad arretrare di oltre 300 km. da Mosca. Mentre la 6° armata e la 4° armata corazzata combattevano esausti la sanguinosa e drammatica battaglia di Stalingrado, i sovietici aprivano un altro fronte lungo il Don. Il 2 febbraio 1942 il generale Paulus si arrende a Stalingrado. Altri colpi mortali furono inferti all’armata tedesca a Rostov e nel Caucaso. Ha inizio la lunga e tormentata ritirata delle armate tedesche inseguiti dai soldati dell’Armata Rossa, che si fermerà, dopo la traversata della Polonia, a Berlino