SCALA 1 A 100 Lunghezza 263 cm.
Proprietà Ass. Modellismo & Storia residenza modello sede associazione Pontassieve
Realizzazione Alfredo Barra – Banci Lorenzo – Cuminetti Andrea – Picchi Lamberto – Sirna Alfio
Yamato (大和)era una nave da battaglia della Marina imperiale giapponese. Insieme alla pari classe Musashi fu la più grande nave da battaglia mai costruita. impostata nel cantiere di KURE venne varata l’8 agosto 1940 La Yamato presentava una lunghezza fuori tutto di 263 metri, una larghezza massima di 38,92 metri e un pescaggio di 10,79 metri; il dislocamento a vuoto era pari a 63 312 tonnellate, la stazza a pieno carico era di 71 112 tonnellate. L’impianto motore era formato da dodici caldaie Kampon, quattro turbine a ingranaggi a vapore Kampon, quattro alberi motore con elica: con una potenza di 150 000 shp che permetteva alla nave una velocità massima di 27,5 nodi con una autonomia di 7 200 miglia mentre con una velocità di crociera di 16 nodi l’autonomia saliva a 13 334 miglia Il suo possente armamento era composto da nove cannoni da 460 mm da 45 calibri (L/45) in tre torri trinate, dodici cannoni Type 3 da 155 mm L/60 in quattro torri trinate, dodici cannoni Type 89 da 127 mm L/40 contraerei in sei impianti, ventiquattro cannoni Type 96 da 25 mm L/60 (otto installazioni trinate) e a quattro mitragliatrici pesanti Type 93 da 13,2 mm. La corazzatura era molto importante: 410 mm alla cintura, ponte 200-230 mm, barbette da 550 mm (fronte) a 410 mm (fianchi), torrette da 660 mm a 240 mm. La componente aerea imbarcata consisteva in sette idrovolanti fra i modelli AICHI E 13° e MITSUBISHI F 1M per lo più usati per missioni di ricognizione e scoperta. All’entrata in servizio l’equipaggio contava 2 300 uomini per raggiungere le 2750 unità con la nave in assetto definitivo. Dall’entrata in servizio del dicembre 1941 all’11 febbraio 1943 la Yamato fu la nave ammiraglia del comandante Yamamoto La Yamato fu affondata da bombe di aereo e siluri Americani il 7 aprile 1945 ,14:20, esplose il deposito munizioni N.1. La nave si abbatté sulla murata sinistra e affondò a circa 370 miglia nautiche da Okinawa. L’inabissamento fu rapido anche a causa del distacco quasi contemporaneo delle tre torri principali, scardinate dal ponte dal loro stesso peso. Nell’affondamento persero la vita circa 2.375 uomini, 269 i sopravvissuti. IL MODELLO in scala 1 a 100 è realizzato in massima parte con la stampante 3 D ad eccezione dello scafo che è realizzato in vetroresina da Alfredo Barra. Come al vero la propulsione è garantita da 4 motori da 12 volt che azionano altrettante eliche, Per la gestione del modello vengono utilizzati due radiocomandi, il primo comanda i 4 motori in modo indipendente, il timone, che a seconda della virata blocca le eliche di sinistra o di destra per agevolare la manovra di virata. Sempre con radio 1 si accende l’impianto fumogeno e quello sonoro, mentre con radio 2 si comandano in modo indipendente le tre torri delle artiglierie principali sia in rotazione che in brandeggio, le due torri secondarie( solo in rotazione), con l’inserimento di due motori da 3 volt all’interno delle due centrali di tiro si comandano nei due sensi in rotazione a lento moto, si movimenta anche la grande gru di poppa un impianto di illuminazione completa le funzioni del modello
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