La quarta battaglia di Char’kov fu combattuta, dal 3 al 23 agosto 1943, sul Fronte orientale durante la seconda guerra mondiale. Denominata dalla storiografia sovietica offensiva Belgorod-Char’kov , in codice operazione Rumjancev, la battaglia si concluse, al termine di scontri molto aspri, con la definitiva occupazione sovietica di Char’kov, la città più contesa della guerra sul fronte orientale, da parte dell’Armata Rossa.
Durante la battaglia si svolsero alcuni degli scontri più duri tra carri armati di tutta la seconda guerra mondiale, dato che i tedeschi, impegnando alcune delle loro migliori Panzer-Division equipaggiate anche con carri Panther e Panzer VI Tiger I contro le potenti armate corazzate sovietiche, tentarono fino all’ultimo di contrattaccare per evitare la sconfitta e la ritirata. Pur a costo di gravi perdite di uomini e mezzi, superiori a quelle tedesche, l’Armata Rossa ottenne la terza importante vittoria dell’estate del 1943, dopo la battaglia di Kursk e l’operazione Kutuzov, preludio alla successiva offensiva generale verso il fiume Dniepr e l’Ucraina centro-orientale.