i magnifici nove modellisti del gruppo "BATTAGLIA dei GALEONI
SANTISIMA TRINIDAD . ( vascello gestito dal socio ALFIO SIRNA )
Il vascello spagnolo Santísima Trinidad, il cui nome completo era Nuestra Señora de la Santísima Trinidad, da non confondere con la Santísima Trinidad y Nuestra Señora del Buen Fin, fu un vascello a quattro ponti da 120 cannoni della Armada Española della seconda metà del XVIII secolo. Varata nel 1769, tra il 1795 ed il 1796 i cannoni furono aumentati a 136 unità.
Costruito nell’arsenale dell’Avana a Cuba fu varato il 3 marzo 1769, dopo ben 4 anni di duro lavoro, su disegno di un irlandese, Matthew Mullan. Inizialmente si presentava come un vascello a tre ponti con 120 o, secondo altre fonti, 116 pezzi di artiglieria. I disegni originali non sono conservati, ma si stima fosse lungo m 61,40 (o 59,53). Fu superato in grandezza dalle nuove navi francesi da 120 cannoni della classe Océan (tra cui celebre L’Orient) varate a partire dal 1790. Nel 1795 ricevette una batteria supplementare di cannoni da otto libbre, alloggiata in un quarto ponte creato congiungendo il castello di prua a quello di poppa, il che ne fece l’unico quattro ponti al mondo. L’armamento fu portato così a 144 pezzi (che però furono spesso ridotti a 130 o 136 per ridurre il peso dei ponti superiori)
IL MODELLO:
Il modello realizzato ad ordinate e fasciame con finitura in vetroresina e sovrastrutture in legno, fa parte della flotta delle navi che vengono utilizzate dall’associazione per dar vita alla battaglia “ I PIRATI DEI CARAIBI” e ovviamente fa parte della squadra delle navi Spagnole che verranno attaccate dai pirati.
CARATTERISTICHE TECNICHE:
La nave offre ben 4 punti di incendio a bordo, una simulazione di incendio a bordo con impianto fumogeno, un impianto fisso di illuminazione della zona di poppa, inoltre è possibile abbattere i pennoni dell’albero di maestra così come è possibile abbattere l’intero albero di trinchetto e le vele di fiocco.
NUESTRA SENORA DE ATOCHA . vascello gestito dal socio LORENZO BANCI
Al vascello era stato dato il nome della Basilica Reale di Nuestra Señora de Atocha, chiesa dedicata al culto della Madonna, ed era una delle sei basiliche della città di Madrid . La nave intraprese molte battaglie contro i pirati del mar dei Caraibi, essendo utilizzata per il trasporto di oro, argento e pietre preziose . Nel 1622 intraprese il viaggio di ritorno verso la Spagna con un ingente carico di Oro, Argento, pietre preziose, rame e tabacco, la nave partita da Vera Cruz per unirsi al convoglio di altre 28 navi a l’Avana ( i convogli erano formati per far fronte ad i pirati dei Caraibi). Giunta a l’avana in ritardo, intraprese comunque la traversata verso la Spagna con la sua nave gemella Santa Margarita, le due navi giunte al largo delle isole Keys in Florida furono investite da una violentissima tempesta e naufragarono entrambe. Mentre il tesoro trasportato dalla Santa Margarita venne recuperato, quello della Nuestra Senora de Atocha non fu possibile recuperarlo data la profondità maggiore del relitto.
IL MODELLO:
Il modello realizzato con stampo in vetroresina e sovrastrutture in legno, fa parte della flotta delle navi che vengono utilizzate dall’associazione per dar vita alla battaglia “ I PIRATI DEI CARAIBI” e ovviamente fa parte della squadra delle navi Spagnole che verranno attaccate dai pirati.
CARATTERISTICHE TECNICHE:
La nave offre ben 4 punti di incendio a bordo, una simulazione di incendio a bordo con impianto fumogeno, un impianto fisso di illuminazione della zona di poppa, inoltre è possibile abbattere i pennoni dell’albero di maestra così come è possibile abbattere l’intero albero di trinchetto e le vele di fiocco.
SAN FRANCISCO DE ASIS . vascello gestito dal socio LAMBERTO PICCHI
Leggendario Vascello spagnolo, protagonista e spina dorsale della potenza marina spagnola durante il XVII e XVIII secolo .
I vascelli apparvero a metà del XVII secolo, divenendo le navi più potenti del loro tempo. Formarono il nucleo della armata di mare spagnola, dominando i mari per quasi centocinquanta anni grazie alle straordinarie caratteristiche di cui erano dotati. La combinazione di grande potenza di fuoco e di capacità marinare li rendeva infatti ideali per affrontare le insidie dei lunghi viaggi oceanici tra la Spagna ed il Nuovo Mondo, e garantivano sicurezza alle navi mercantili.
La San Francisco de Asis andò perduta a causa di una forte tempesta in un viaggio verso le Americhe.
IL MODELLO:
Il modello realizzato con stampo in vetroresina e sovrastrutture in legno, fa parte della flotta delle navi che vengono utilizzate dall’associazione per dar vita alla battaglia “ I PIRATI DEI CARAIBI” e ovviamente fa parte della squadra delle navi Spagnole che verranno attaccate dai pirati.
CARATTERISTICHE TECNICHE:
La nave offre ben 4 punti di incendio a bordo, una simulazione di incendio a bordo con impianto fumogeno, un impianto fisso di illuminazione della zona di poppa, inoltre è possibile abbattere i pennoni dell’albero di maestra così come è possibile abbattere l’intero albero di trinchetto e le vele di fiocco.
CARLOS PRIMERO
vascello gestito dal socio CARLO MAGHERINI
Il CARLOS PRIMERO era un galeone spagnolo carico d’oro, argento e smeraldi, appartenente alla flotta del RE di Spagna ,venne affondato nel Mar dei Caraibi durante i combattimenti, contro i pirati, dopo un attacco durato quasi 10 ore da parte di 4 navi capitanate dal corsaro Charles Wager, che colpì non solo il CARLOS PRIMERO ma anche le 14 imbarcazioni mercantili e altri 2 galeoni (il San Joaquin e il Santa Cruz) che facevano parte della flotta spagnola del tesoro.
Nell’azione perirono 578 persone, tra marinai, soldati, personale dell’equipaggio e passeggeri e solo 11 furono i sopravvissuti. Le identità accertate delle vittime furono solo 105, di cui 47 soldati, secondo le stime accertate dalla casa reale di Spagna. Le informazioni riportano un carico affondato pari a 344 tonnellate di monete d’oro e argento e 116 scatole di smeraldi (proveniente dal Perù).
IL MODELLO:
Il modello realizzato ad ordinate e fasciame in legno, fa parte della flotta delle navi che vengono utilizzate dall’associazione per dar vita alla battaglia “ I PIRATI DEI CARAIBI” e ovviamente fa parte della squadra delle navi Spagnole che verranno attaccate dai pirati.
CARATTERISTICHE TECNICHE:
La nave è corredata di cannoni sul ponte con sparo meccanico.
Tutte le vele si incendiano con comando radiocomandato tramite resistenze elettriche
SANTA MARIA DEL PILAR
vascello gestito dal socio CARLO MAGHERINI
LA NAVE: La Santa Maria del Pilar, fece parte della squadra dei vascelli di linea Spagnoli e venne utilizzata per operazioni di scorta armata contro i corsari. La Santa Maria del Pilar venne catturata e ribattezzata Bérouse, ma date le pessime condizioni generali fu demolita poco dopo in quanto giudicata non utilizzabile.
IL MODELLO:
Il modello realizzato con il metodo classico ad ordinate e fasciame, contiene all’interno una zona completamente stagna dove trovano posto ,motore, radiocomandi, batterie e pompe idrauliche, il resto dello scafo è predisposto tramite un cilindro stagno per l’affondamento della nave, il sistema è quello comune per i sommergibili, la pompa immette acqua nel cilindro stagno aumentando il peso e quindi fa affondare la nave, la stessa pompa espelle l’acqua dal cilindro e la nave si riassetta in superficie.
CARATTERISTICHE TECNICHE:
La nave oltre al sistema di affondamento possiede un sistema servo comandato per l’abbattimento dell’albero di maestra.
LA PERLA NERA
vascello gestito dal socio MARIO RANIERI
La Perla Nera (Black Pearl in inglese) è una nave della saga cinematografica Pirati dei Caraibi.
È il veliero del capitan Jack Sparrow ed è nota per le sue vele nere e per la singolare velocità, che la rende in grado di tenere testa all’Olandese Volante. La Perla Nera è concepita come un fantasioso incrocio tra un galeone e un east indiaman ed è nota come “la nave dalle vele nere” proprio per questa sua particolarità; la sua straordinaria velocità, che la rende superiore persino all’Interceptor – la nave più veloce della Marina britannica – deriva dalla presenza dei remi. L’imbarcazione possiede inoltre trentadue cannoni, sedici per fiancata.
IL MODELLO:
Il modello realizzato con stampo in vetroresina e sovrastrutture in legno, fa parte della flotta delle navi che vengono utilizzate dall’associazione per dar vita alla battaglia “ I PIRATI DEI CARAIBI”
CARATTERISTICHE TECNICHE:
La nave offre ben 4 punti di incendio a bordo, una simulazione di incendio a bordo con impianto fumogeno, un impianto fisso di illuminazione della zona di poppa, inoltre è possibile abbattere i pennoni dell’albero di maestra così come è possibile abbattere l’intero albero di trinchetto e le vele di fiocco.
OLANDESE VOLANTE
vascello gestito dal socio MARCO POGGIALI
LA NAVE: L’Olandese Volante (Flying Dutchman) sarebbe una leggendaria nave fantasma con caratteristiche soprannaturali. Secondo la leggenda l’Olandese aveva il compito di traghettare le anime di coloro che erano morti in mare dal mondo dei vivi a quello dei morti. Era una nave particolarmente temuta da tutti i marinai e pirati nei sette mari. Davy Jones è descritto come “il diavolo dei marinai” e il primo a farvi riferimento nella letteratura è Daniel Defoe, l’autore di Robinson Crusoe, in una storia del 1726. Per quanto riguarda l’Olandese Volante, che non c’entra niente con Davy Jones, trattavasi di una nave leggendaria condannata a solcare i mari per sempre, senza mai poter toccare terra o approdare da nessuna parte. Si diceva che avvistarla per gli oceani, con il suo caratteristico bagliore spettrale, fosse presagio di sventura.
IL MODELLO:
Il modello realizzato con stampo in vetroresina e sovrastrutture in legno, fa parte della flotta delle navi che vengono utilizzate dall’associazione per dar vita alla battaglia “ I PIRATI DEI CARAIBI” e ovviamente fa parte della squadra delle navi Spagnole che verranno attaccate dai pirati.
CARATTERISTICHE TECNICHE:
La nave offre ben 4 punti di incendio a bordo, una simulazione di incendio a bordo con impianto fumogeno, un impianto fisso di illuminazione della zona di poppa, inoltre è possibile abbattere i pennoni dell’albero di maestra così come è possibile abbattere l’intero albero di trinchetto e le vele di fiocco.
QUENN ANNE'S REVENGE
vascello gestito dal socio MICHELE VANNI
La Queen Anne’s Revenge (in italiano Vendetta della Regina Anna) era una fregata, usata soprattutto come nave ammiraglia del pirata britannico Edward Teach, meglio noto come Barbanera. Venne costruita a Bristol nel 1710 con il nome di Concorde. L’anno successivo venne catturata dai francesi e ribattezzata La Concorde de Nantes. Nel 1717 la nave venne catturata da Barbanera e dai suoi pirati e venne ribattezzata Queen Anne’s Revenge. Barbanera utilizzò la Revenge come propria ammiraglia per meno di un anno ma con essa riuscì a catturare numerose navi. La Queen Anne’s Revenge si arenò e venne abbandonata presso Beaufort Inlet, in Carolina del Nord. Il suo relitto è stato ritrovato nel 1996.
IL MODELLO:
Il modello realizzato con stampo in vetroresina e sovrastrutture in legno, fa parte della flotta delle navi che vengono utilizzate dall’associazione per dar vita alla battaglia “ I PIRATI DEI CARAIBI” e ovviamente fa parte della squadra delle navi Spagnole che verranno attaccate dai pirati.
CARATTERISTICHE TECNICHE:
La nave offre ben 4 punti di incendio a bordo, una simulazione di incendio a bordo con impianto fumogeno, un impianto fisso di illuminazione della zona di poppa, inoltre è possibile abbattere i pennoni dell’albero di maestra così come è possibile abbattere l’intero albero di trinchetto e le vele di fiocco.
VASCELLI PASSATI IN RISERVA E\O ELIMINATI
LA GALERA PIRATA sostituita con l'olandese volante
vascelli sostituiti e\o radiati
LA PERLA NERA sostituita con un nuovo modello
LO SCIABECCO FABIO PRIMO
Affondato al lago di Pelago nel 2023