E’ un progetto nato nel 2018 grazie alla collaborazione con l’azienda Bolognese ITALERI leader per la realizzazione di Kit in plastica.
L’associazione Modellismo & Storia DLF-Pontassieve Firenze venne chiamata a presentare un progetto modellistico che prevedeva la motorizzazione di tutti i modelli navali in scala 1 a 35 a catalogo dell’azienda. Lo scopo di questo progetto aveva più obiettivi, ma i due principali erano avere l’associazione un nuovo evento da mostrare al pubblico nelle manifestazioni di modellismo navale , mentre l’altro era dimostrare che con pochi accorgimenti e poca spesa, si poteva tranquillamente far navigare radiocomandati questi modelli nati per il modellismo statico. Il progetto venne accettato e condiviso dalla direzione dell’azienda che concesse all’associazione un Kit di tutte le loro navi in scala 1 a 35 affinchè venissero motorizzate e rese naviganti. L’associazione si è impegnata nella realizzazione e tutti i kit sono stati resi naviganti (compreso il piccolo BARCHINO)
Durante tutte le mostre alle quali L’ASSOCIAZIONE partecipa, vengono mostrati al pubblico i modelli sia in forma statica illustrando le tecniche utilizzate che permettono a questi modelli di navigare.
In termini semplicistici diciamo che occorre rendere in primo luogo questi modelli perfettamente stagni, quindi usare degli ottimi collanti, e quando lo scafo è incollato è sempre bene passare in tutto il suo interno della resina liquida (questo oltre che renderli stagni aumenta anche la resistenza) poi si provvede ad inserire l’asse portaelica, il timone con il suo servo, un motore ( 6 volt) un variatore di velocità , una batteria lipo a 2 celle (è consigliabile per ragioni di spazio ) e la ricevente del radiocomando che sarebbe sufficiente a 2 canali (motore e timone) se poi vogliamo aumentare le funzioni radiocomandate del modello possiamo illuminarlo (usando micro led da 0,5\0,8\1\1,2 mm a seconda della funzione luminosa, possiamo inserire un servo sotto le mitragliere per farle girare, basti ricordare che ad ogni funzione deve corrispondere un canale della radio (oggi a costi bassi si trovano tranquillamente radio a 4\6 canali. Una volta predisposto l’interno dello scafo si monta il ponte e le sovrastrutture come per un normale kit statico ATTENZIONE !!!!! Bisogna sempre predisporre un’apertura per accedere allo scafo per la ricarica della batteria e l’accensione, anche se con dei connettori si può caricare la batteria e accendere la ricevente tramite un interruttore nascosto sul ponte.
L’ASSOCIAZIONE MODELLISMO & STORIA SI RENDE DISPONIBILE ALLA CONSULENZA GRATUITA PER I PROPRI ASSOCIATI.
E’ POSSIBILE COMMISSIONARE ALL’ASSOCIAZIONE LA REALIZZAZIONE DI UN MODELLO CON LE SEGUENTI POSSIBILITA
- FORNITURA DEL KIT da parte del richiedente
- FORNITURE DEL KIT E DI TUTTI GLI ACCESSORI (servi,motore,eleche,assi,timone ecc.)
- NESSUNA FORNITURA pensa a tutto l’associazione compreso l’acquisto del kit
- PER OGNI INFORMAZIONE O CHIARIMENTO SCRIVERE UNA E-MAIL AL SEGUENTE INDIRIZZO psieve@alice.it
Il modello prima di essere consegnato verrà testato e provato in vasca.
Con la designazione generica barchino esplosivo si intende una serie di mezzi d’assalto sviluppati dalla Regia Marina a partire dal 1935 e impiegati durante la seconda guerra mondiale. Complessivamente ne vennero realizzate circa 100 unità tra le diverse tipologie, la più numerosa designata M.T.M., Motoscafo Turismo Modificato. Fu usato in diverse azioni belliche della seconda guerra mondiale, non tutte coronate da successo. La più clamorosa fu quella dell’affondamento dell’incrociatore britannico HMS York, nella rada di Souda sull’isola di Creta, la notte tra il 25 e 26 marzo 1941, ad opera di sei barchini al comando del tenente di vascello Luigi Faggioni che affondarono inoltre una petroliera da 8000 tsl, la Pericles. Meno fortunato nell’aprile 1941 l’attacco a Malta dove persero la vita 18 tra marinai italiani e incursori della X Mas.Un’azione contro il cacciatorpediniere francese Trombe venne realizzata a pochi giorni dal termine della guerra dal sottocapo della Regia Marina, passato poi nella Decima Flottiglia Mas di Junio Valerio Borghese,
La ELCO 80 è stato il modello più grande delle PT impiegate dalla Marina Militare Americana (US NAVY) durante il secondo conflitto mondiale. Costruite in vari cantieri degli Stati Uniti negli anni 1942-45, le Elco 80 avevano una stazza a pieno carico di 56 tn. e misuravano 80 ft (24 mt.) di lunghezza 20 ft (6,3mt.) di larghezza – La loro propulsione su tre assi di eliche era garantita da motori PACKARD a benzina da 1500 Hp. ciascuno , che permettevano alla PT di raggiungere la velocità massima di 41 nodi (76 Kmh) con un’autonomia di 12 ore a velocità di crociera e 6 ore alla massima – Le PT avevano un buon armamento consistente oltre ai tubi per il lancio dei siluri MARK VIII, a cannoni da 37 mm. – 20 mm. – mitragliatrici binate da 5” e bombe di profondità. L’equipaggio della PT era formato normalmente da 3 ufficiali e 14 fra sottufficiali e comuni. L’attività delle PT si è svolta maggiormente nell’oceano Pacifico
Le ELCO 80 GRUPPO al quale appartiene la PT 109 sono state le PT più grandi in uso nella Marina Militare Americana (US NAVY), queste unità furono costruite fra gli anni 1942\45 in cantieri diversi degli USA , avevano una stazza di 56 tn. e misuravano 80 ft.(24 mt.) di lunghezza e 20 ft.(6,3 mt.) di larghezza, i suoi motori PACKARD a benzina erogavano ciascuno 1500 hp per ognuna delle tre assi eliche permettendo una velocità massima di 41 nodi (76 Km.h). L’autonomia delle Elco 80 era di 12 ore a velocità di crociera e 6 ore alla massima. L’equipaggio era composto in assetto da combattimento da 3 ufficiali e 14 fra sottufficiali e comuni. Le Elco 80 avevano un armamento di tutto rispetto, oltre ad i tubi per il lancio dei siluri MARK VIII possedevano: un cannone da 37 mm, uno da 20 mm. mitragliatrice da 5” e binate da 12,7 mm. Oltre al sistema di lancio delle cariche di profondità. Le Torpedo Boat ha operato in tutti i mari, ma il suo impiego principale fu in oceano Pacifico dove erano usate principalmente in agguati notturni negli stretti fra le varie isole degli arcipelaghi , la PT 109 è famosa per essere stata comandataA del futuro presidente degli Stati Uniti KENNEDY
Nel 1935 il Cantiere Baglietto di Varazze propose alla Marina un nuovo tipo di MAS ispirato in linea di massima al MAS 431 dal quale differiva per la presenza di due gradini nella carena e per l’adozione di nuovi motori Isotta-Fraschini ASSO 1000 con una potenza fra 1000 e 1150HP. Nel 1938 fu messa in cantiere una seconda serie di 25 battelli sostanzialmente uguali ai precedenti: variavano solo la lunghezza, portata a 18,70 metri e la larghezza massima di 4,70 metri. Eguale lo scafo con carena a spigolo a due gradini. Nel maggio 1940 iniziò la costruzione di una terza serie costituita da quattro battelli con scafo in metallo (MAS 551 – 554) e da altri dieci con scafo in legno (MAS 555 – 564). La principale differenza con i MAS della seconda serie consisteva nella adozione di una mitragliatrice Breda da 20/65 su affusto a libero puntamento, in luogo della 13,2 mm. rivelatasi insufficiente per contrastare gli aerei nemici
LCVP (Landing Craft Vehicle Personnel) è stato un mezzo da sbarco ampiamente utilizzato dalla US NAVY e dal corpo dei Marines. Progettato da Andrew Higgins della Louisiana sulla base di barche operanti nelle paludi ed acquitrini, il LCVP fu prodotto dall’Higgins Industries ed altri in oltre 20000 esemplari fra gli anni 1941 e 45. Il LCVP con un dislocamento di 18000 lb. (8200 Kg.) era lungo 36 ft. (11 mt.) e largo 10 ft (3,3mt.) ,propulso da un motore diesel Gris 225 cv o da un Hall-Scott a benzina poteva trasportare 36 soldati o 3700 Kg. di carico alla velocità di 9 nodi. Il LCVP aveva un equipaggio di 3 uomini (un pilota e due armieri) era armato con due mitragliatrici da 7,62 mm. Una delle caratteristiche che resero il natante, perfetto per gli sbarchi fu il portellone abbattibile grande quanto tutta la larghezza del mezzo, cosa che consentiva alle truppe di sbarcare velocemente. “Higgins è l’uomo che ha vinto la guerra per noi…..se non avesse progettato e costruito i LCVP non avremmo mai potuto sbarcare su una spiaggia aperta e l’intera strategia della guerra sarebbe stata diversa” questa affermazione è del Generale DWIGHT EISENHOWER
Mentre erano in produzione le S-26, nel 1939 la Lürssen sviluppò un nuovo tipo su richiesta della Cina, basandosi sul progetto di alcune navi della classe S-7. Si trattava dell’S-30, un battello leggermente più piccolo, lungo 32,80m e con un dislocamento di 70t, che, con tre motori MB 502 da 2000CV, raggiungeva i 36 nodi (67 km/h). Il governo tedesco bloccò la vendita e la Kriegsmarine incamerò le prime otto unità e ne ottenne altre otto, tutte con prua modificata per incorporare i lanciasiluri. La produzione delle S-26 riprese nel 1939 con una versione, l’S-38, oggetto di modifiche e varianti, costruita in 91 unità. La sottoclasse S-38b, in costruzione a partire dall’S-69, era il risultato di un progetto maturo e altamente efficace, dalla lunghezza di circa 35m e con dislocamento standard di 84t e 104t a pieno carico. I suoi motori erano i Daimler-Benz MB 511 a 12 cilindri, raffreddati a liquido, da 2200CV che consentivano una velocità massima di 39,5 nodi. Le S-38b erano normalmente armate con due lanciasiluri da 533mm più un cannone Rheinmetall MG C/38 da 20mm in postazione prodiera, un impianto binato Zwillingsockel 36 con due mitragliatrici MG 34 da 7,92 mm a centro nave e un cannone Bofors Flak 28 da 40 mm a poppavia; il suo equipaggio variava tra 21 e 30 persone. Con poche modifiche, la classe S 38 diede vita, nel 1943, all’S-100
La Schnellboote (battello veloce) S 100 furono una classe di 81 unità derivata dalla precedente riuscita classe 38 (1939) alla quale furono apportate leggere modifiche. La prima S100 fu varata nel 1943, la sua lunghezza era di 35 mtr. Con un dislocamento standard di 84 tn. (104 a pieno carico) era dotata di motori DAIMLER-BENZ MB 511 a 12 cilindri raffreddati a liquido da 2200 c.v. che le imprimevano una velocità max di 39,5 nodi(73 Kmh) L’armamento standard era costituito da due tubi lanciasiluri da 533 mm. un cannone Rheinmetall MG C\38 da 20 mm., un impianto binato Zwillingsockel 36 con due mitragliatrici MG 34 da 7,92 mm. un cannone Bofors flak 28 da 40 mm. Dalla fine del 1943 su alcune unità fu montato un Radar FuMo 71 Liechtenstein b\c di derivazione aeronautica. Il suo equipaggio variava da 21 a 30 uomini secondo le missioni. La missione tipo di queste veloci unità era la caccia al naviglio mercantile alleato, tanto che alle Schnellboote si attribuì l’affondamento di 187 navi nemiche
La MTB (Motor Torpedo Boat) fu un progetto della Vosper risalente prima dell’inizio della 2^ guerra mondiale, su specifiche della Royal Navy l’MTB doveva essere un’unità ben armata e veloce da poter impiegare in azioni d’attacco ravvicinato al naviglio pesante nemico, ed erano la risposta Inglese alle PT Americane, ai MAS Italiani e alle Schnellboote Tedesche. Il progettista fu il Comandante Pietro Du Cane CBE e amministratore delegato della Vosper Ltd. La prima MTB entrò in servizio con la Royal Navy nel 1937, essa era lunga 68 ft.(21mt.) propulsa da 3 motori per una potenza complessiva di 3300 cv. Imprimevano all’unità una velocità max. di 48 nodi, era armata con tubi lanciasiluri da 533 mm. cannone Oerlikon da 20 mm. inoltre poteva trasportare un certo numero di cariche di profondità. Il suo equipaggio era composto da 2 uff. + 10 uomini. La produzione è terminata con la serie classe Bravo nel 1958 le più veloci unità della Royal Navy… 50 nodi (93 Kmh)
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