CLASSE FLETCHER scala 1 a
proprietario PATRICK BONNA VION
Residenza modello La Seyne sur mer (Tolone)
Queste nuove navi da guerra armate con cinque cannoni da 127mm in installazioni singole e una decina di armi antiaeree, più bombe di profondità e dieci siluri, erano assai più grandi e potenti delle precedenti, le prime che si potevano considerare appartenenti al periodo bellico, grazie al maggior dislocamento erano ben più capaci di offrire una piattaforma di tiro sufficientemente grande e stabile per lo stesso armamento delle unità precedenti, decisamente sovraccaricate di armamenti rispetto alla mole, e che con un armamento pesante rispetto alla loro struttura complessiva, avevano problemi di stabilità.
Rispetto alle precedenti unità Benson/Livermoore esse disponevano di uno scafo allungato di 8,53 m, più largo di 0,91 m con ponte di tipo continuo senza castello prodiero che oltre ad abbassare il centro di gravità dell’unità contribuiva a togliere punti deboli in cui gli sforzi avrebbero potuto accumularsi, specie in caso di esplosioni subacquee. L’albero maestro era stato eliminato e la nave poteva disporre di due fumaioli bassi e compatti, di dimensioni analoghe.
L’apparato propulsivo era costituito da turbine ad ingranaggi, come del resto era lo standard dell’epoca, che permetteva alla nave una velocità di circa 37 nodi, grazie alla potenza, scaricata su due assi, di ben 60.000hp, 10.000 in più dei Benson. Ogni gruppo di caldaie aveva un fumaiolo separato.
L’armamento principale era costituito da cannoni Mk 12 da 127 mm lunghi 38 calibri (L/38) in cinque torrette singole, disposte due a prua e tre a poppa, una delle quali sul ponte. Questi cannoni erano capaci di ingaggiare sia bersagli navali, sia velivoli, e disponevano di radar di controllo del tiro. L’armamento antiaereo vero e proprio inizialmente era costituito da cannoni da 28mm sostituiti nelle unità successive da tre a cinque cannoni binati Bofors da 40 mm L/56 e quattro cannoni Oerlikon da 20 mm L/70.
I cannoni erano in torrette singole Mk 30 totalmente chiuse e vennero utilizzati efficacemente per il tiro antiaereo grazie alle spolette di prossimità radar ed ai radar di controllo del tiro, che erano presenti come dotazione standard. I cinque cannoni erano presenti anche sui Benson, ma il dislocamento di questi era di appena 1600 tonnellate, 400 in meno, per cui il peso dei cannoni fu talmente eccessivo che almeno a due di essi vennero smontati gli scudi protettivi.
Una sperimentazione tentata senza successo fu quella di installare, su quattro unità, un ricognitore leggero, al posto del cannone centrale. Questo però è stato uno dei pochissimi casi in cui un cacciatorpediniere dell’epoca ha almeno tentato di avere un velivolo a bordo, segno delle rilevanti dimensioni del progetto.