BARCA a PALE di Leonardo da Vinci
Proprietà Associazione Sede Pontassieve
Realizzazione gruppo di soci
Leonardo da Vinci, pittore, scultore, e inventore nacque il 15 aprile 1452 “alla terza ora della notte” nella cittadina collinare di Vinci in Toscana, nella bassa valle del fiume Arno in quello che era allora territorio della Repubblica fiorentina. Figlio naturale del ricco gentiluomo Piero da Vinci, un notaio, molto indicativa è la descrizione di Leonardo fatta dal VASARI: che rappresenta Leonardo con queste parole:
“Nel normale corso degli eventi molti uomini e donne nascono con varie qualità e notevoli talenti, ma di tanto in tanto, in un modo che pare trascender la stessa Natura, una singola persona si mostra come pienamente dotata dal cielo di bellezza, grazia e talento in tale abbondanza che lascia tutti gli altri uomini molto indietro a lui..” .
questo era vero per quanto riguarda Leonardo da Vinci, artista dotato di una straordinaria bellezza fisica e che ha donato di grazia infinita tutto ciò che faceva, che ha coltivato il suo genio così brillantemente che tutti i problemi che ha studiato sono stati felicemente risolti con facilità. Possedeva grande forza e destrezza, era un uomo di spirito regale e di una tremenda ampiezza di mente. Fra i tanti studi di Leonardo figura anche quello relativo ad una barca a propulsione meccanica, peraltro mai realizzata veramente .Fra le tante soluzioni individuate da Leonardo per la propulsione di un’imbarcazione con pale rotanti, il disegno del foglio 945 del Codice Atlantico è sicuramente tra quelle più all’avanguardia. Nei progetti più semplici il movimento delle pale è affidato alle braccia dei marinai che conducono l’imbarcazione, mentre in questo la rotazione nasce dal movimento alternato delle gambe di un solo marinaio. L’operatore, appoggiandosi al meccanismo centrale, posizionava i piedi su due assi che fungevano da pedali e muoveva i piedi verso l’alto e il basso in modo alternato. Attraverso un complicato sistema di ruote dentate, il movimento alternato si trasformava in moto rotatorio dell’asse delle ruote che, muovendosi in un’unica direzione, imprimevano un moto rettilineo alla barca. Le ruote giravano entrambe alla stessa velocità, quindi per cambiare direzione era necessaria la presenza di un timoniere alle spalle dell’operatore. Il meccanismo è studiato in maniera molto dettagliata anche sul foglio 30 del Codice Atlantico
Il modello è stato realizzato da un gruppo di modellisti dell’associazione (Cuminetti Andrea – Conti Massimo – Pascucci Leonardo – Picchi Lamberto – Sirna Alfio con la collaborazione di Poggiali Marco) partendo da un Kit della ITALERI,
RIPARTIZIONE DEI LAVORI:
CONTI MASSIMO progettazione e realizzazione in 3d degli ingranaggi, pale e tutto quanto concerne ka movimentazione
SIRNA ALFIO e PASCUCCI LEONARDO Motorizzazione e radiocomando
CUMINETTI ANDREA e POGGIALI MARCO collaborazione
PICCHI LAMBERTO Realizzazione dello scafo con il sistema a pane e burro (tavolette soprammesse)
Tutto il sistema Lo scafo è realizzato con il sistema a Pane e Burro ed è in legno di Obece, le pale e gli ingranaggi sono invece realizzati mediante l’uso di una stampante 3D.