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SOMMERGIBILE SCIRE’

SCIRE        scala 1 a  50

Proprietario JEAN LUC MANDON       Residenza modello  S. PEREY  (FRANCIA)

Realizzazione   JEAN Luc Mandon

Il sommergibile SCIRE’ era uno dei 17 battelli della classe “ADUA”.  Aveva un  dislocamento di 683 t (in superficie) – 856 t (in immersione) profondità max.: 80 m – dimensioni: 60,18 m (lungh.)  6,45 m (largh.)  4,73 m (pescaggio                          )
 equipaggio  44 uomini, di cui 6 ufficiali

 All’inizio delle ostilità lo SCIRE’ entra subito in azione. Dopo un paio di missioni infruttuose, nella terza, il 10 luglio ‘40, al largo dell’Asinara affonda un piroscafo francese, lo “Cheik” (1.057 t).

Nell’estate dello stesso anno il battello viene attrezzato per il trasporto di mezzi d’assalto: sbarcato il cannone, in coperta vengono installati tre cilindri (uno a prora e due,affiancati, a poppavia della torretta) atti a contenere gli SLC (SiluriaLenta Corsa), più noti come maiali               Al comando del Cap. Corv. Junio Valerio BORGHESE, il 30 ottobre ’40 lo SCIRE’ riesce a violare la base di Gibilterra, rilasciando gli incursori e i maiali a poche centinaia di metri dagli obiettivi. A causa di guasti meccanici ai maiali l’azione non riesce, ma al Com.te BORGHESE viene conferita la Medaglia d’Oro al Valor Militare.       Anche una successiva missione è frustrata da problemi tecnici, ma il 19 settembre ’41, la quarta missione su Gibilterra è coronata da successo, con l’affondamento di tre navi per complessive 30.000 t circa. 

 Ma l’impresa più importante e clamorosa dello SCIRE’ è certamente il forzamento della munitissima base di Alessandria d’Egitto, avvenuto il 19 dicembre ’41 e conclusosi con la messa fuori combattimento di due navi da battaglia inglesi (HMS VALIANT e HMS QUEEN ELIZABETH) e il danneggiamento di altre due navi per mano degli incursori T.V. Luigi DURAND de la PENNE, Cap.GN Antonio MARCEGLIA, Cap.AN Vincenzo MARTELLOTTA, C° Pal. Emilio BIANCHI, C° Pal. Mario MARINO e Sc. Pal. Spartaco SCHERGAT.

È un evento che, almeno per un certo tempo, inciderà sugli equilibri di forze navali in Mediterraneo e può considerarsi la degna risposta alla infausta “notte di Taranto” (11 novembre ’40). Allo stendardo dello SCIRE’ verrà poi conferita la Medaglia d’Oro al Valor Militare. Dopo questa azione il Com.te BORGHESE, promosso Capitano di Fregata, passa a comandare la “Xª Flottiglia Mas” (denominazione convenzionale che nasconde l’organizzazione dei mezzi d’assalto) e lascia lo SCIRE’ al Cap. Corv. Bruno ZELIK, che affonderà col battello. Infatti, il 10 agosto ’42 lo SCIRE’ viene affondato dal trowler inglese HMS ISLAY, nelle acque di Haifa, mentre tenta di forzare quel porto in una azione simile a quella di Alessandria.  Nessun superstite.      Nei primi anni ’80, nel timore che il basso fondale sul quale è posato il battello potesse favorire atti di profanazione, scartata per motivi tecnici l’ipotesi di un suo recupero, la Marina Italiana decide di raccogliere almeno i resti umani, che verranno poi inumati nel Sacrario dei Caduti d’Oltremare, a Bari                                   
Al Smg. SCIRE’ è intitolata la nuova Caserma Sommergibili della Spezia.
Il modello realizzato da Jean Luc Mandon su disegni tecnici Italiani, e realizzato in auto costruzione e rappresenta il modello con la particolare mimetica che lo ha contraddistinto per poco tempo, ovvero la sagoma di un peschereccio dipinto in senso contrario al senso di marcia e posizionato a centro nave. Il modello radiocomandato può immergersi sia in forma statica che dinamica

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